L’arte della guerra in John Wick
di Leonardo Maniciati

Si vis pacem, para bellum.
In vista del quarto capitolo della ormai saga di John Wick, l’ex-sicario più temuto di sempre (che poi “ex”, parliamone…), in uscita in Italia il prossimo 23 Marzo (qui il trailer), vi propongo un piccolo viaggio nel suo recente passato. Andiamo oggi insieme alla riscoperta di ‘John Wick 3’, in attesa del nuovo adrenalinico sequel.
Oltre $327 milioni di incasso totale e tanta tanta azione da farvi rimanere col fiato sospeso. Numeri che esperti e analisti proiettano in crescita per il nuovo capitolo in uscita, a testimoniare l’ottimo stato di salute del franchise.
Assolutamente memorabile il primo atto, una sequenza frenetica ed interminabile, destinata a fare scuola. Chad Stahelski confeziona un action nudo e crudo; se cercate adrenalina non guardate oltre.
Stahelski era lo stuntman di Keanu Reeves in Matrix. Espertissimo del settore, avendoci lavorato in prima persona per molti anni, ha coreografato di persona tutte le scene del film. L’azione non mancava neanche sul set, spesso molto intenso a livello fisico (anche prima, con mesi di prove prima di andare in location).
Di questo Stahelski va fiero, ed effettua le riprese con l’angolo più largo possibile, per mostrare al pubblico come ogni singolo stunt sia fatto in carne ed ossa dagli attori. Halle Berry ha dichiarato in un intervista di essersi addirittura incrinata tre costole durante la lavorazione del film, continuando però le riprese.
Da tradizione del franchise, anche questo fa del realismo uno dei suoi punti di forza. Ad esempio, come nelle altre pellicole il conto dei proiettili esplosi è assolutamente fedele alle caratteristiche di arma e caricatore.
Ogni volta che finiscono John ricarica, e quando l’arma s’inceppa si ingegna per sbloccarla. Lo stesso Stahelski afferma che dove nel 90% dei film si avrebbe un taglio lui non taglia.
Nel girato finale sono stati inclusi 3 diversi imprevisti tattici, in cui Keanu Reeves ha dovuto improvvisare, come accadrebbe in una sparatoria reale (l’attore si è addestrato ed è molto pratico nell’uso delle armi, online potete trovare diversi video che lo dimostrano).

Le sfide dai set
Le riprese per la pellicola sono iniziate il 5 Maggio 2018 a New York e Montreal. Altre ambientazioni della pellicola includono Marocco, Spagna e Russia. Il set newyorkese si è dimostrato però il più complesso da gestire, per via della scelta di girare ogni sequenza sotto una pioggia incessante.
Si era pensato di creare atmosfera con fumo e vapore, poi scartati in quanto essendo la pellicola girata in piena estate questi si sarebbero dissolti in un attimo.
Oltre a bloccare strade, ponti e palazzi la troupe ha dovuto mettere materassini di gomma lungo 6 isolati per girare la scena a cavallo (fatta tutta da Keanu Reeves in persona), per evitare che i cavalli si ferissero (e manca la pioggia sempre per lo stesso motivo).
Sempre a tal riguardo, Method Studios che ha prodotto gli effetti visivi della scena, illustra invece come moto e guidatori siano stati realizzati in digitale. Anche qui per la complessità di girare la scena con cavalli reali.
Altro set ugualmente sfidante, anche se per motivi differenti, è quello completamente in vetro che appare sul finale. L’ambiente è stato realizzato in studio (parliamo di circa 800×400 metri), ed era davvero complicato da illuminare.
Vetro ovunque significa che devi stare molto attento a non far entrare luci e altre apparecchiature nell’immagine. Dan Lausten, direttore della fotografia, spiega come l’esperienza maturata durante la realizzazione di ‘John Wick 2 – Capitolo 2’ sia stata utilissima per capire come muoversi.
Pure tensione ed azione spettacolare. Consigliatissimo a tutti gli amanti del genere e non solo. Rivedetelo ora con tutte queste informazioni in più e prometto che non smetterete un secondo di meravigliarli per quello che vedrete sullo schermo!