Monthly Digest #Agosto 2023 – Eppur si muove
di Leonardo Maniciati
È arrivato un nuovo Monthly Digest di Screenbao, la rubrica mensile che raccoglie le notizie più importanti del mondo del cinema. Per chi avesse perso l’ultimo appuntamento, eccovi il link alle notizie più interessanti di Luglio.
Nonostante l’inerzia generale che caratterizza il periodo estivo, Hollywood resta in fermento. Gli effetti degli scioperi congiunti continuano e le notizie monopolizzano le cronache, mentre le produzioni sono ferme e le novità scarseggiano. Fatte le necessarie introduzioni, vediamo cosa è successo nel mese appena concluso.
1. Marvel Studios: i team VFX votano per la sindacalizzazione

Il 21 agosto i team degli effetti visivi (VFX in inglese) dei Marvel Studios inizieranno a votare per la sindacalizzazione. Una maggioranza degli oltre 50 lavoratori della Marvel ha sottoscritto un’autorizzazione che indica la volontà di essere rappresentati dall’International Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE).
È la prima volta che i professionisti dei VFX si uniscono in questo modo, dato che questo settore è rimasto in gran parte non sindacalizzato. L’IATSE rappresenta oltre 168.000 tecnici, artigiani e maestranze che lavorano nel cinema e nella televisione, anche se storicamente i dipendenti delle categorie VFX non sono stati rappresentati, con conseguenti minori garanzie e benefici per la categoria.
La decisione degli artisti VFX coincide, come abbiamo già ampiamente trattato, con una più ampia ondata di attività sindacali di quest’estate, mentre autori e interpreti continuano a marciare sui picchetti in uno storico doppio sciopero. Gli artisti degli effetti visivi della Marvel sembrano quindi determinati a portare avanti la loro visione, una scelta che non sorprende dopo le innumerevoli dichiarazioni emerse sulle condizioni di lavoro di questa categoria nel recente passato, vedremo se il voto darà riscontro a questi malumori diffusi.
2. Dune: Parte 2 rinviato al 2024 a causa dello sciopero di Hollywood

‘Dune: Parte 2‘, il sequel del film di Denis Villeneuve tratto dal romanzo di Frank Herbert, è stato rinviato dal novembre 2023 al marzo 2024. Il motivo del ritardo è lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, che impedisce ai membri dei sindacati di partecipare alla promozione dei film.
Anche il precedente ‘Dune‘ aveva subito diversi slittamenti nella data di uscita, ma allora le motivazioni erano legate alla pandemia di Covid-19 e alla chiusura delle sale. In questo caso, invece, la causa va riferita allo sciopero degli sceneggiatori e degli attori che sta paralizzando Hollywood. In particolare la protesta del sindacato degli interpreti, il SAG-AFTRA, prevede che gli attori membri non possano nemmeno promuovere i loro film con festival e anteprime.
Nel caso di questa pellicola, che prevede un cast stellare con nomi come Timothée Chalamet, Zendaya, Austin Butler, Florence Pugh, e molti altri rinunciare alla promozione da parte dei protagonisti sarebbe stata una perdita troppo importante. Decisamente comprensibile dunque la scelta di Warner Bros. di optare per il rinvio.
3. Disney interrompe la distribuzione di supporti fisici in Australia

La notizia fa tremare, forse non solo i collezionisti: la Disney ha deciso di non produrre più Blu-ray, Ultra HD 4K e DVD per il mercato australiano, chiudendo la distribuzione dopo l’uscita dell’edizione fisica di ‘Guardiani della Galassia Vol. 3’ (trovate la recensione qui), che sarà l’ultimo titolo. La dismissione riguarda solo l’Australia per il momento, ma la notizia ha fatto suonare campanelli d’allarme un po’ ovunque.
La decisione della Disney di interrompere la distribuzione è stata dettata da ragioni economiche. L’azienda ha visto che il mercato dei supporti fisici è in declino, a favore dello streaming. Questa tendenza è globale e riguarda tutte le majors del settore cinematografico. Le piattaforme di streaming, offrono indubbiamente un modo più pratico e meno dispendioso per distribuire i loro contenuti.
Piattaforme streaming che hanno trovato un ottimo riscontro anche da parte del pubblico generalista, interessato a consumare i prodotti proposti. La maggior parte di chi fruisce di questi media non ha tendenzialmente interesse a comprare anche una versione fisica, perdendo interesse una volta consumato il contenuto. Chiaramente c’è il rovescio della medaglia. Lo streaming è soggetto a cancellazioni, restrizioni geografiche e periodi di sfruttamento a tempo, con film e serie TV che ruotano di continuo (ad eccezione dei contenuti originali delle singole piattaforme).
La decisione della Disney è un segnale di un cambiamento epocale nel settore dell’intrattenimento, di cui sarà importante capire le implicazioni nel breve e lungo futuro. Dal canto mio, come appassionato e collezionista, non posso negare che mi è scesa una lacrimuccia scoprendo di questa scelta. Cresciuto a pane e videocassette, resterò fedele al formato fisico finché avrò (e avrà) vita!