Oscar 2024, tutti i vincitori. ‘Oppenheimer’ trionfa
di Leonardo Maniciati

Vittoria annunciata
Un altra annata cinematografica si è ufficialmente conclusa. È andata in scena questa notte la premiazione degli Oscar 2024, che ha rivelato i film vincitori di questa edizione. La notte più attesa dell’anno in ambito cinematografico. Ancora una volta dal Dolby Theatre di Los Angeles anche per questa 96a edizione torna Jimmy Kimmel a condurre.
Quest’anno è ‘Oppenheimer’ a fare da asso piglia tutto, ma nemmeno troppo. Il film porta a casa dalla serata 7 statuette, tra cui quella come Miglior film. Una vittoria attesa, ma non meno bella, almeno per il sottoscritto. Un premio che finalmente corona la carriera di Christopher Nolan, insieme alla statuetta come Miglior regista, vinta ieri notte. Se non l’aveste letta, qui potete ritrovare la mia recensione.
La vittoria di ‘Oppenheimer’ non sorprende come dicevamo, partendo favorito con ben 13 nomination. Seguivano ‘Povere creature!’ di Yorgos Lanthimos con 11 candidature, il ‘Killers of the Flower Moon’ di Scorsese a 10 e ‘Barbie’ con Margot Robbie con 8 nominations. È però l’ultima fatica del regista italo-americano la grande esclusa della serata, il film è infatti rimasto completamente all’asciutto di statuette.

I protagonisti della serata
Procediamo ora con l’elenco completo di tutti gli altri ambitissimi premi consegnati ieri notte, iniziando dagli attori. Vince Robert Downey Jr. come Miglior attore non protagonista, mentre è Da’vine Joy Randolph a salire sul palco a ritirare il premio come Miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in ‘The Holdovers’. L’ho conosciuta e apprezzata guardando ‘Only Murders in the Building‘ e sono contento abbia ricevuto questo riconoscimento.
Per quanto riguarda i premi ai protagonisti, abbiamo Cillian Murphy come Miglior Attore protagonista, categoria in cui a mio parere non trovava una così feroce concorrenza. Mentre è Emma Stone a ritirare la statuetta per la Miglior attrice protagonista. La star di ‘Povere creature!‘ soffia il premio a Lily Gladstone, portando a casa il secondo Oscar, dopo quello vinto con ‘La La Land’. Questo è la mia personalissima delusione della serata.
Per quanto riguarda la Miglior Sceneggiatura originale ad aggiudicarsi il premio è ‘Anatomia di una caduta’, l’acclamatissimo thriller francese. Dall’altro lato invece, la statuetta per la Miglior Sceneggiatura non originale è stata vinta da ‘American Fiction’ di Cord Jefferson (anche regista del film).
Pur acclamato e vincente, non è stato però sufficiente a vincere anche la statuetta al Miglior Film straniero, vinta invece da ‘La zona d’interesse’ il bellissimo e potente film britannico di Jonathan Glazer. Più telefonato in questo caso, l’Oscar al Miglior Film d’Animazione vinto da ‘Il ragazzo e l’airone’, ultimo capolavoro del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki, che dopo vent’anni ripete il successo già ottenuto nel 2003 con ‘La città incantata’.

Piccole grandi sorprese
Procediamo la rassegna con tutti gli Oscar tecnici, a partire da Miglior Fotografia, vinto nello specifico da Hoyte van Hoytema, premiato per il suo lavoro in ‘Oppenheimer‘. Sempre il film di Nolan si aggiudica anche la statuetta per la Miglior montaggio.
Entrambi premi decisamente meritati. A fare incetta di Oscar tecnici è per il resto ‘Povere creature!’, il film di Lanthimos vince le statuette per Miglior trucco e acconciature, Migliori costumi e Miglior scenografia. Se per il premio alla Stone non ero totalmente estasiato, qui non ho nulla da dire. Più che corretto premiare il film in tutte e tre le categorie.
Quella che è per me la sorpresa della serata è pero l’Oscar ai Migliori effetti visivi. Qui è ‘Godzilla Minus One’ di Takashi Yamazaki a conquistare la statuetta. Inaspettato e per questo ancora più bello, dopo 70 anni di apparizioni , ora il lucertolone atomico della Toho è ufficialmente un vincitore di premio Oscar.
Ad aggiudicarsi l’Oscar per il Miglior sonoro ci pensa ‘La zona d’interesse’. Anche qui una piccola sorpresa, ma molto ben gradita, con il film che porta a casa 2 statuette, posizionandosi subito dopo ‘Povere creature!’ fermo a 4.

Titoli di coda
Per quanto riguarda la componente musicale, è ‘Oppenheimer‘ a vincere l’Oscar per la Miglior Colonna sonora originale realizzata da Ludwig Goransson, ed ennesima statuetta per la pellicola. Il titolo di Miglior Canzone originale lo vince invece What was I made for? di Billie Eilish, inserita nella colonna sonora di ‘Barbie’.
Siamo quasi arrivati alla fine di questo riassunto. Dedichiamo quindi attenzione anche alle ultime categorie rimaste. Ad aggiudicarsi la vittoria come Miglior documentario è stato ’20 days in Mariupol’, che racconta di un gruppo di giornalisti ucraini intrappolato nella città assediata di Mariupol, dove cercano di continuare il loro lavoro e di documentare le atrocità della guerra.
Chiudiamo con i corti. A vincere l’Oscar al Miglior cortometraggio è ‘La meravigliosa storia di Henry Sugar’ di Wes Anderson. Conquistano la statuetta anche ‘War is over!’ per il Miglior cortometraggio d’animazione, e ‘The Last Repair Shop’ come Miglior cortometraggio documentario. E siamo alla fine.
