Recensione #31 – Deadpool & Wolverine
di Leonardo Maniciati

Siamo tornati
Cavolo, è passato davvero tanto dall’ultima volta. Mi rendo conto che non scrivo da un po’ qui sul blog e sono un po’ arrugginito. Nonostante la mia assenza però, non ho smesso di vedere film, anzi ne ho visti tantissimi. Purtroppo altre priorità mi hanno tenuto lontano da Screenbao e non ho avuto modo di portarvi tutte le recensioni che avrei voluto, ma ora rieccoci qui e si torna in grande stile. Oggi parliamo di ‘Deadpool & Wolverine‘, ultimo film del MCU, uscito in Italia lo scorso 24 luglio.
Le aspettative erano alte per la pellicola: sia perché segnava il ritorno del Deadpool di Ryan Reynolds (negli anni diventato sempre più amato e parte integrante della cultura pop), sia per la partecipazione di un redivivo Hugh Jackman nei panni del suo Wolverine, sia perché nel bene o nel male questo è l’unico film Marvel previsto per il 2024. E ammetto che anche io sono caduto vittima del hype generato dalla pellicola. Bene, tutte queste aspettative sono state appagate?
Il film ha una trama semplicissima, che forse non possiamo neanche definire tale. Deadpool è chiamato dalla TVA a compiere una scelta: salvarsi entrando nel MCU, o morire insieme a tutto il suo universo. il nostro ovviamente non ci sta e si imbarca in una personalissima crociata per salvare tutto il salvabile.
Questo incipit in realtà non è altro che un mero pretesto per aprire le danze e dare il via a un susseguirsi ben poco coeso di camei, scene d’azione e gag con protagonisti il mercenario mascherato e l’artigliato canadese. Ma francamente, vi aspettavate qualcosa di diverso? Beh, io devo dire di si. E se la vostra risposta a questa domanda è uguale alla mia, allora credo fareste meglio a tenervi alla larga da questo film.

Che mangino brioche
Ryan Rainolds si diverte e diverte. Ancora una volata convince nei panni di Deadpool, e Jackman lo segue. Dopo anni torna a interpretare Wolverine e lo fa in maniera convincentissima, con un fisico decisamente invidiabile per la sua età. Ma si sa in questo campo Hollywood fa miracoli. La Cassandra Nova di Emma Corrin
ha la dignità di ogni cattivo Marvel, ovvero poca. Compare poco e non è molto approfondita. Anzi, le poche battute che ha spesso risultano confondere lo spettatore, più che aiutarlo a comprenderne le motivazioni.
Tolte queste poche considerazioni, non voglio dilungarmi oltre su sugli attori. Che ci fossero diversi camei era cosa ormai nota, ma non sarò certo io a spoilerarveli. Anche perché arrivato in fondo, il film non ha molto altro da offrire. Una questa glorificata celebrazione di personaggi, più e meno conosciuti, del passato supereroistico di casa Fox. Rendendo di fatto la scoperta dei personaggi presenti, il vero cuore dell’esperienza filmica almeno per come sembra essere stata concepita. Giusto o sbagliato, starà a voi deciderlo.
Dal punto di vista visivo, il film è piuttosto deludente su molteplici fronti. Gli effetti speciali appaiono spesso dozzinali e posticci, in questo molti dei costumi di scena non aiutano, con dei look che risultano usciti direttamente da qualche fiera del fumetto. Invece che nascondere parte dei difetti, li amplificano. Menzione di disonore per Wolverine, il cui look in più di una scena risulta estremamente fittizio.
Le scenografie sono risicate e perlopiù vuote, in questo come negli effetti visivi si sente tutto il peso schiacciante dello sciopero di Hollywood. Il film ne è stato colpito in pieno, e gli effetti si vedono eccome. Lungi da me trovare in questo una scusante per il carente comparto tecnico, ma è una nota che andava comunque menzionata. Alla fine, nonostante il budget lievitato alle stelle, esteticamente la pellicola non riesce a colpire nel segno.

Record su record
La colonna sonora, come potete aspettarvi, è ricca di brani pop che bensì sposano allo spirito del blockbuster. Devo dire che da questo punto di vista non si possono muovere molte critiche al film, ci sono diversi brani che esaltano le scene d’azione e i momenti cardine del film, restando particolarmente impressi nella testa allo spettatore. Uno fra tutti il brano ‘Like A Prayer‘ di Madonna.
Arrivati fin qui vi chiederete dunque: è tutto da buttare? No. No, perché ‘Deadpool & Wolverine’ è un film molto molto divertente ed è questo che alla fine dei conti non mi ha fatto detestare completamente il film. Una pellicola piena di difetti dunque, ma che devo ammettere mi ha divertito e fatto ridere in ben più di un’occasione. Un film di pure intrattenimento dunque, che però fallisce quindi nel suo intento dichiarato di voler celebrare personaggi e avventure dei supereroi Fox. Ma era questo il film giusto per tali ambizioni?
Si è detto di tutto su questa pellicola, di chi dovesse prendervi parte, che dovesse salvare la Marvel dalla sua crisi, sempre che di crisi si voglia parlare. Ecco dopo averlo visto, mi appare chiaro che l’intento dietro il progetto fosse tutt’altro con buona pace dei fan e delle loro teorie. Sia chiaro che tutto questo non è di base un problema, ma lo diventa quando cavalchi l’onda per portare il pubblico in sala, ma quello che ci si trova davanti non è altro è una raffica di gag (per quanto divertenti), tenute insieme da una trama che definire flebile è un complimento.
Nonostante ciò che io e voi possiamo pensare della pellicola, Il riscontro al box office è estremamente positivo. Nel momento in cui scrivo, il film ha ormai superato il traguardo del miliardo di dollari di incassi. Con $1,154,288,897 ha imposto un nuovo record per il film vietato ai minori dal maggior incasso di sempre, scalzando dal podio Joker che deteneva precedentemente il titolo. Vediamo se tutto questo successo basterà a garantire a Deadpool un posto nell’MCU come sperava.
Voto · 6/10
