Oscar 2025, tutti i vincitori. Trionfa ‘Anora’
di Leonardo Maniciati

Un annata imprevedibile
Si è conclusa ufficialmente un’altra stagione cinematografica con la tanto attesa cerimonia degli Oscar 2025, l’evento più significativo dell’anno per il mondo del cinema, trasmesso in diretta dal palcoscenico del Dolby Theatre di Los Angeles (quest’anno in onda su Rai 1 per gli spettatori italiani).
Tanti gli esclusi da Robert Eggers con il suo ‘Nosferatu‘, a Clint Eastwood con ‘Giurato numero 2‘, passando per lo splendido ‘Civil War‘ di Alex Garland, di cui ho parlato qui. Nonostante questo la qualità restava altissima, in un edizione che non è però riuscita a portare sul palco i grandi temi del nostro tempo, simbolo di una Hollywood che pare in questo completamente avulsa dalla sua stessa realtà.
Ed è ‘Anora‘ che ha virtualmente “vinto” la serata portando a casa 5 statuette su 6 nomination, tra cui l’ambitissimo premio Oscar al Miglior Film. Con Sean Baker che si aggiudica anche il premio come Miglior Regista, decretando il successo dell’indie sulle produzioni ad alto budget… almeno per questa edizione.
A partire favorita alla vigilia era ‘Emilia Pérez‘ con ben 13 nomination, un record che lo rende il film internazionale con il maggior numero di nomination della storia. Tutto ciò non è bastato a spegnere le polemiche che si sono susseguite nell’ultimo periodo, e che, di fatto, hanno decretato la debacle del film alla premiazione. A seguire tra i favoriti della vigilia troviamo a parimerito ‘The Brutalist‘ e ‘Wicked‘, entrambi a pari merito con 10 nomination ciascuno, seguiti infne da ‘Conclave‘ fermo a 8 nomine. Nessuno di questi è tuttavia riuscito a preservare il favore dei pronostici.

Volti noti sotto i riflettori
Passiamo dunque all’elenco completo, partendo dai premi più prestigiosi e chiacchierati consegnati durante la cerimonia, quelli che tutti attendevano spasmodicamente: i premi agli attori. Adrien Brody ha conquistato la statuetta come Miglior Attore Protagonista, la seconda dopo lo storico Oscar a 29 anni per ‘Il Pianista‘. E proprio ieri notte, battendo Timothée Chalamet ha infatti preservato il primato come più giovane attore ad aggiudicarsi il premio.
È poi Mikey Madison a salire sul palco per ritirare il premio come Miglior Attrice Protagonista per il suo ruolo in ‘Anora’ riconfermandosi dopo il BAFTA vinto in precedenza. A farne le spese è quindi Demi Moore (mia personale preferenza) che nonostante l’ottima performance in ‘The Substance‘ rimane senza statuetta.
Continuando coi premi attoriali, Kieran Culkin vince come Miglior Attore Non Protagonista per la sua performance in ‘A Real Pain‘. Arriviamo infine a Zoe Saldana che ha conquistato la statuetta come Miglior Attrice Non Protagonista per il ruolo (direi più da co-protagonista) in ‘Emilia Pérez‘.
Per quanto riguarda la Miglior Sceneggiatura Originale, il premio è andato al già citato ‘Anora‘, mentre la statuetta per la Miglior Sceneggiatura Non Originale è stata assegnata come da pronostici a ‘Conclave‘, il film diretto da Edward Berger.
Una piacevole sorpresa si è vista con l’Oscar al Miglior Film Internazionale, vinto dal brasiliano ‘Io sono ancora qui‘, che ha scalzato ‘Emilia Pérez’ data inizialmente come pellicola favorita a vincere la statuetta.
Imprevedibile quest’anno anche la categoria del Miglior Film d’Animazione, senza che tra i contendenti spuntasse un chiaro favorito, è stato alla fine ‘Flow’ del regista lettone Gints Zilbalodis a vincere l’ambito riconoscimento.

L’arte dietro la macchina da presa
Continuiamo la rassegna con tutti i premi tecnici, a partire da Miglior Fotografia, conquistato da Lol Crawley per il brillante lavoro svolto in ‘The Brutalist’. La statuetta per il Miglior Montaggio se l’è aggiudicata nuovamente Sean Baker, montatore oltre che regista del suo premiatissimo film (‘Anora‘ n.d.r.).
Anche nelle categorie tecniche non vi è stato un vero predominio, con varie pellicole che si sono spartite le statuette. ‘Wicked‘ rende contenta Disney, aggiudicandosi i premi come Migliori Costumi e Miglior Scenografia. Meritatissimo poi Miglior Trucco e Acconciature per ‘The Substance‘, unica statuetta vinta dal film di Coralie Fargeat
Altra piccola sorpresa della serata, dal mio punto di vista, è stata l’Oscar per i Migliori Effetti Visivi, conquistato inaspettatamente da ‘Dune: Parte due’. Uscito presto dalla corsa agli Oscar, rientra a sorpresa aggiudicandosi anche la categoria Miglior Sonoro, per un totale di 2 statuette (il primo ne aveva vinte 6)

Sipario sulla notte delle stelle
Per quanto riguarda la componente musicale, è ‘The Brutalist‘ a conquistare l’Oscar per la Miglior Colonna Sonora Originale composta da Daniel Blumberg, che aggiunge un’altra statuetta al suo bottino. Il premio per la Miglior Canzone Originale è andato invece a ‘El Mal‘ da ‘Emilia Pérez‘.
Siamo quasi giunti alla conclusione di questo resoconto, dedicando in chiusura un po’ di attenzione alle ultime categorie rimaste. Miglior Documentario è stato vinto da ‘No Other Land‘, storia di Basel Adra, un giovane palestinese di Masafer Yatta, che documenta e combatte l’espulsione della sua comunità da parte dell’esercito israeliano.
Chiudiamo con i cortometraggi: il premio al Miglior Cortometraggio è andato a ‘I’m Not a Robot‘; ‘In the Shadow of the Cypress’ ha conquistato la statuetta per il Miglior Cortometraggio d’Animazione, e infine ‘The Only Girl in the Orchestra‘ quella per il Miglior Cortometraggio Documentario.
E con questo, il nostro viaggio attraverso gli Oscar 2025 si conclude. Fatemi sapere la vostra, siete soddisfatti da questa edizione dei premi?
